“Pepe” in samoano significa farfalla, come quella che Alessandro Negrini, aka “Pepe”, ha tatuata sul petto, in onore dello scrittore francese Henri Charrière detto “Papillon”.
Il primo incontro con il mondo del tatuaggio avviene in giovane età, quando con il padre guarda in televisione la trasposizione cinematografica del 1973 (interpretato da Steve McQueen), del libro omonimo Papillon, autobiografia in cui il protagonista, detenuto nella Guyana francese, mostra orgoglioso una farfalla tatuata sul torace, simbolo di libertà.
Ispirato da quelle immagini e affascinato dai motivi tatuati sulle braccia di pescatori e marinai, in età adolescenziale viene introdotto al mondo del tatuaggio da un amico fiorentino soprannominato “Il Messia” cominciando a tatuare a mano durante i periodi di villeggiatura trascorsi sulla spiaggia di Viareggio.
Durante l'ultimo anno del liceo artistico si innamora dello stile giapponese, entrando in possesso del libro Ransho, pubblicato da Rizzoli nel 1990: un libro fotografico, opera del fotografo giapponese Masato Sudo, raffigurante i tatuaggi di Horiyoshi III e altri maestri tradizionali.
Da quel momento decide di tatuarsi in quello stile, recandosi a Milano prima dal maestro Gian Maurizio Fercioni e successivamente da Claudio Pittan, con i quali instaurerà un rapporto di reciproca stima e amicizia.
Terminati gli studi artistici, nell'autunno del 1996 comincia il suo percorso professionale, frequentando come apprendista lo studio Skin Fantasies di Corrado Dogadi Bratti situato a Verdello, piccolo paese della provincia di Bergamo, rimanendo al suo fianco come tatuatore per i sei anni successivi e continuando una collaborazione e un’amicizia che durano ancora oggi.
Se a Corrado deve il suo esordio nel mondo del tatuaggio, a Giancarlo Oneto, in arte “Horigianca”, riconosce la figura di mentore che lo ha introdotto al maestro Horiyoshi III di Yokohama durante i viaggi in Giappone del 1998 e del 1999.
Trasferitosi definitivamente a Viareggio nel 2002, fonda il suo primo negozio , il Pepe Tattooing, dove collabora con l’amico Handy “Dandy” Hinton di San Francisco, oggi proprietario del Door Number Four a Vienna.
Nel 2006-2007 Pepe si sposta a Milano per collaborare con Daniele Carlotti presso The Tattoo Shop, secondo negozio storico aperto in Italia nel 1985, dopo quello di Marco Pisa a Bologna.
Rientrato a Viareggio nel 2009, fonda insieme al suo allievo e collega Leonardo Zunini il famoso Pepe & Zuno Electric Tattooing, progetto comune che ospiterà negli anni alcuni tra i più importanti tatuatori nazionali e internazionali diventando uno dei principali punti di riferimento per il tatuaggio in Italia.
Nel 2016, terminata l’esperienza con Zuno, oggi proprietario del Classic Tattoo a Viareggio, Pepe decide di tornare alle origini, consolidando definitivamente l’attività dell’Electric Tattooing Viareggio in un nuovo negozio a pochi civici di distanza dal precedente. Uno spazio moderno e inclusivo aperto alle nuove tendenze, che si propone di stare al passo coi tempi e con gli stili contemporanei del tatuaggio, senza mai perdere di vista il passato e la tradizione.
Dedicatosi ormai completamente al tatuaggio giapponese, Alessandro Negrini prende il nome di Pepe-Horichou (da hori “incidere” e chou “farfalla”, titolo per i maestri dell’horimono) e decide di allestire nel suo negozio una stanza interamente adibita a questo stile. Per i suoi lavori, trae ispirazione dalle opere dei maestri dell’ukiyo-e (le stampe giapponesi), ma cerca sempre di reinterpretare i motivi tradizionali in chiave moderna. Predilige lavori su larga scala, che ricoprono intere porzioni di corpo, ma non disdegna occasionali “one-point”, come vengono chiamati in Giappone i singoli tatuaggi.
Riceve solo su appuntamento e realizza non più di due sessioni giornaliere di tatuaggio, per garantire al cliente professionalità, riservatezza e tutto il tempo necessario alla realizzazione di un’opera unica.